Freccia rossa, solo chiacchere
di Antonio Savino
Ennesima delusione per le popolazioni lucane. L'amministratore delegato di Trenitalia ha detto chiaramente che l'altavelocità non arriverà mai. A quanto pare i test fatti erano solo per dare fumo negli occhi dei lucani. Il vero problema è dato dai numeri degli utenti e dalla linea ferrata che in alcuni tratti non consentirebbe di marciare a più di trenta chilometri orari. Ma vediamo in sintesi cosa è accaduto in Commissione Trasporti.
“Nel corso dell'audizione svolta l'altro ieri presso la Commissione lavori pubblici e trasporti dall'Amministratore Delegato di Trenitalia, Barbara Morgante, il senatore Margiotta ha avuto modo, tra le altre questioni, di chiedere chiarimenti sull'ipotizzato, e fortemente auspicato dai lucani, collegamento con Freccia Rossa sulla linea Salerno-Potenza-Taranto, di cui molto si é parlato sulla stampa lucana a partite dal mese di agosto. Le risposte dell'AD consentono di fare il punto reale ed oggettivo sulla situazione: nel mese di agosto sono stati testati, sulla linea esistente, l'ETR500 e l'ETR 1000; entrambi, ed in particolare il secondo, sono tecnicamente adatti, anche se in alcuni tratti sono costretti a viaggiare a velocità molto inferiore alla media, addirittura a 30 km/h. A questa difficoltà si somma, naturalmente, quella derivante dall'utenza, non numericamente sufficiente a giustificare l'utilizzo di tali vettori.
Sin qui le risposte della Morgante: ho fatto notare, sostenuto anche dal Presidente Matteoli, che la Regione Basilicata si é detta disponibile ad intervenire con un proprio supporto economico che renda sostenibile l'iniziativa: é questa l'ipotesi di lavoro più forte su cui stanno lavorando Trenitalia e il Presidente Pittella, che richiede anche il superamento di alcuni vincoli giuridici. Insomma, ancora molte difficoltà e molto lavoro da fare, ma mi pare che si sia sulla strada giusta, purché, e non ne dubito, si abbia voglia di percorrerla fino in fondo”. Se la nostra classe politica continua a illudersi è molto meglio metterci una pietra sopra, passeranno decenni e la nostra regione, ammesso che resiste sarà trita nella macchina burocratica rimanendo la terra di nessuno con cittadini di serie B anzi di serie C.